I 18 minuti che cambiarono il Mondo

Davvero incredibile. L'arrivo in volata più assurdo di sempre (insieme a quello storico di Morfeo) premia alla fine i Chicago Fire e regala il primo scudetto in carriera al manager Fuschiotto.
Mi spiegate com'è possibile guardare i voti del lunedì mattina dell'ultima giornata ed avere la netta sensazione che tutti e 3 i manager avevano il 33% di possibilità di vittoria? Com'è possiible che dopo 38 giornate ci si ritrovi nella situazione che un singolo goal ti possa portare dal 1° al 3° posto?

Andiamo con ordine. L'ultima decisiva giornata inizia subito col brivido. Lo Zenit si ritrova senza portieri, i Chicago commettono l'incrediible errore (neanche errore, nemmeno dimenticanza, vero e proprio lapsus da panico) di metter Maicon, neanche convocato, in campo e Lucio in tribuna; il Colo Colo dal canto suo si ritrova senza 4 dei 6 centrocampisti schierati tra campo e panchina. Poi accade l'incredibile. Lo Zenit approfitta del 250° aiuto da parte del Presidente Emerito Coglione Armellini G. e mette Amelia in campo, Abbiati si fa male NEL RISCALDAMENTO e Amelia gioca titolare. Parlaimo di 10,5 punti in più rispetto alla prima formazione mandata. Il Colo Colo deve aspettare fino al 2° tempo per vedere Emanuelson in campo. Ma è nei Chicago che succede di tutto. Bovo non gioca, Dainelli si fa male dopo 18 minuti e De Ceglie non entra. I Chicago sono molto probabilmente in 9... De Ceglie tra l'altro arrivato alla corte degli americani quasi per sbaglio, soltanto per liberarsi di Comotto e non avere 5 giocatori della Fiorentina.
Segna Cristiano Lucarelli, la Juve sta perdendo. Quel fenomeno di Del Neri che fa per recuperare? Mette in campo De Ceglie al 29°... Jonni (disperato per l'affaire Lucio) inizia ad avere qualche speranza. Sveglia alle 7 e mezza il lunedì mattina, cuore in fibrillazione. La sera prima due giornalisti avranno tranquillamnete cenato con le proprie famiglie non sapendo che tutto il nostro fantacalcio sarebbe stato deciso nel mettere o no il voto a Dainelli e De Ceglie, entrambi dei Chicago. 18 minuti (compreso recupero) a testa, a volte non si è dato il voto nemmeno con 25. Risultato? 4 giornali, 8 voti. Tuttosport, Corriere dello sport e Fantagazzetta mettono s.v e s.v. La Gazzetta dà il voto a ENTRAMBI. 2 voti su 8, e proprio quelli giusti. Jonni sarebbe stato 2° con un solo voto assegnato, 3° con nessuno dei due. Invece il Dio del fantacalcio dopo aver punito pesantemente il Colo Colo regala a tutti i partecipanti una grandissima gioia perchè se Jonni avesse perso anche un solo voto a trionfare sarebbe stato addirittura Rodrigo, con 1,5 su Jonni e 2 su Pippo. Una vittoria che avrebbe davvero minato la credibilità del fantacalcio. Ora scrivere qua tutti i SE per cui avrebbe potuto vincere uno o l'altro è inutile, sarebbero decine e decine, tanti anche molto particolari. Resta il fatto che un allenatore minimamente competente o soltanto attento avrebbe portato lo Zenit alla vittoria. Sono state ben 5 infatti le giornate in 10 uomini, roba da vincere con 25 punti sul 2°. Dal canto suo straordinario invece il comportamento di Jonni capace di prendere a dopo Gennaio Totti (2 goal fino a quel momento, poi 13) Pastore, Jimenez (9 goal!) , Lodi e Cerci. soprattutto quest'ultimo è stato una vera beffa essendo il giocatore di proprietà del Colo Colo. Due goal le ultime 3 giornate e firma decisiva sullo scudetto. Insomma, 5 acuisti perfetti, la mancanza di uno solo di questi non avrebbe portato allo scudetto. E non dimentichiamo DeCeglie, una sola presenza, 18 minuti, un 6. Quel piccolo 6, quella piccola presenza hanno fatto la differenza tra vincere un campionato e no.

Dainelli e De Ceglie ( e quei due ignari giornalisti), mica Ibra ed Eto'o. Chi l'avrebbe mai detto...